martedì 24 settembre 2013

Damnation Soul. And fucking rock and roll.

C'è una sorta di poesia nell'odore delle cose nuove. Come se da sole portassero l'aria ad un nuovo livello di densità. La densità del sentirsi stranamente diversi soltando indossando lana seta cotone elastan. Non c'è nulla di diverso in me, nella mia persona, in quello che sono oggi, eppure pare che questo odore mi cambi da dentro. Sapete com'è no? Quell'odore che hanno solo gli abiti nuovi. Un profumo che nessun detersivo riuscirà mai a eguagliare, che rimane così poco addosso ma di cui son sempre pregni a prescindere dal materiale di cui sono fatti.
Oggi è stato stranamente un giorno normale.
Anzi.
Oserei dire un giorno dove niente è accaduto. Un giorno in cui ho indossato vestiti nuovi per niente, in cui non ho visto ma ho pensato perchè vedere a volte è l'unica cosa che non porta alcun vantaggio, alcuna crescita. Siamo schiavi della vista, degli stimoli visivi bombardanti invadenti.
Io oggi non ti vedo.
Non ti ho visto.
Eppure.
Eppure ti sento. Ti sento dentro da fare male.
Perchè oggi respiro in abiti nuovi ma l'unico odore è quel non profumo non odore che comunque sa di pulito che hai addosso.
Oggi il suono è quello della tua voce quasi nenia cantilenante e graffiante come soffice seta.
Oggi sono xxxxxxxx xxxxxxxxx anche se non c'eri perchè ci sei ineluttabilemente almeno fino alla prossima. Al prossimo sconvolgimento emotivo che a quanto pare hanno sempre in serbo per me satanici nascosti fedifraghi sceneggiatori della mia esistenza.
E non voglio dannatamente scendere da questo turbine impazzito.
VITA VITA VITA.
Non volevo niente più di questo.
Aspetto le calde lacrime che sono certa farai a breve sgorgare copiose dai miei occhi. E quasi le agogno. Perchè tu sei causa di vita, in ogni sua forma. Quasi un creatore che mi ha riportata laddove volevo arrivare. Negandolo lo agognavo. Con rabbia in realtà perchè ti rivolevo. Ti riho? Ti riavrò? So che ancora aleggi qui, so che potresti tornare presenza concreta o sogno o.
e attendo ansiosa.
E non un happy ending.
Dannazione no!
Non è roba per me. Sangue sudore e lacrime.
Sangue. Sudore. E lacrime.
Little G. Damnation. Soul. And fucking rock and roll.

mercoledì 11 settembre 2013

RIFLESSIONI DA UN MATRIMONIO


A distanza di anni rifletto inconcludente. 
Ci sono persone che non temono confronti a quanto pare. Sarà stata l'aria di quei tempi? L'atmosfera? Le cose dette fatte pensate? Chi c'era? Non saprei dirlo con certezza ma è un fatto: tra loro e gli altri non c'è paragone. Sembra essere il trio degli intoccabili. Dei fuori classifica.


E uno che non bastano mesi di lontananza e litighiamo. Così semplicemente. Senza un vero motivo. O sempre per i soliti motivi. Le solite cose non risolte che alla lunga ora so che hanno stancato. Me. Lui non saprei. Acidissimo. Arido. Ancora arido. Bah...riapparirà? Fortunatamente la cosa pare non mi interessi più.
 Uno che se non ci fosse andrebbe inventato, basta che la vicinanza emotiva intellettuale e affettiva non sia accompagnata da quella fisica. Non ne risponderemmo credo. Siamo estremamente bravi al momento a mantenerla. La distanza. Ma lui è quello che c'è di più. Che c'è se voglio, che poi è la vera e unica cosa che conta.
 E poi...poi c'è chi ritenevo passatempo. Chi rivedendolo in tempi di totale lavatrice emotiva avevo incasellato nel ruolo del comodo, utile e non fastidioso. Dimenticandomi quanto c'è e quanto ci sarebbe. Che riempie il ventre lui sì, e lo riempie esattamente di quanto serve, niente di più e niente di meno. Ma riempie anche la testa di domande e di quelli scontri intellettuali che agognavo. Che non è zerbino Lui. E risponde. Sempre. E mi tocca disquisire e pontificare e prendere in mano enciclopedie per dimostrare di avere ragione. E so che mi piace, che lo adoro. Adoro quel genere di scontro. E poi lui che dorme vicino. Il suo respiro regolare. Le sue parole dolcissime e sensuali che ancora risuonano nell'aria. Le lenzuola dannatamente impregnate del suo odore. E io che non riesco a staccare il cervello. Lui che non ricordavo...che era Lui senza i difetti. Quindi in realtà è Lui Lui. Ma io a quanto pare non sono Lei per Lui, o almeno ancora Lui non pare essersi posto la questione..se la porrà? Gliela dovrei sottoporre io? So che con Lui non saprei mai cosa sia la parola Noia, con Lui non tradirei. Con Lui e solo con Lui probabilmente. Per il semplice motivo che è con Lui che tradisco. Che è solo con Lui che non posso trattenermi. 
 Quindi. 
Vaghissimo senso di oppressione e di amara consapevolezza. 
Stavolta di nuovo so cosa voglio. Di nuovo sono a un passo dalla felicità. Ma non mi ci avvicino nemmeno. Dannazione!